La leggenda narra che sulle splendide spiagge del litorale laziale non potè fare a meno di fermarsi Ulisse, che in questi luoghi sostò a lungo, ammaliato dal richiamo stregato di una maga incantatrice: la maga Circe. La costa del basso Lazio è ricca di perle ancora sconosciute.
Ci troviamo in una zona che fu molto amata dagli imperatori romani, infatti ci sono tantissimi resti di ville e mausolei di epoca imperiale. In passato, questa zona era molto legata a Roma; negli ultimi 500 anni, fu il cuore del Regno delle Due Sicilie, roccaforte di regnanti e di Papi.
Il Parco della Riviera di Ulisse si estende su un territorio di 434 ettari di area terrestre e 80 ettari di area marina, costituendo un sistema articolato e complesso strettamente connesso alla presenza dell’uomo e delle sue attività. Il Parco è stato fondato nel 1997 dalla Regione Lazio e comprende le aree protette di Monte Orlando (Gaeta), Gianola (Formia) e Monte di Scauri (Minturno), il Monumento Naturale Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento-Punta Cetarola (Sperlonga).
L’area di Monte Orlando ha un’estensione di 89 ettari 59 di area terrestre e 30 di area marina, fa parte del comune di Gaeta e rappresenta la parte terminale del sistema montuoso dei Monti Aurunci. Nel 1986 la Regione Lazio, su istanza di diverse associazioni locali, ha ritenuto necessario tutelare questo territorio, che offre anche la possibilità di indimenticabili immersioni subacquee nei fondali del tratto di area marina protetta, antistanti le falesie a strapiombo, che ospitano una varietà di specie viventi e strutture geologiche di grande bellezza.
L’Area protetta Gianola e Monte di Scauri è situata, invece, all’estremo sud del Lazio, nei Comuni di Formia e Minturno, e si estende per 292 ettari di terra e 17 di mare, per un totale di 309 ettari. Posta alla base delle diramazioni dei Monti Aurunci, gode di un clima particolarmente mite, di tipo decisamente mediterraneo, che consente piacevoli visite durante tutte le stagioni dell’anno. È l’ultimo promontorio meridionale del Lazio, costituito da un rilievo collinare, con quote attorno ai 40 metri sul livello del mare, da cui emerge il rilievo del Monte di Scauri con i suoi 123 metri. L’area protetta di Gianola e monte di Scauri è impreziosita dalla presenza di numerosi resti di età Romana che costituivano la villa di Mamurra.
Ultimo, ma non meno importante, abbiamo il monumento Naturale Villa di Tiberio e l'area protetta Costa Torre Capovento-Punta Cetarola, che appartiene al comune di Sperlonga. Ha un’estensione di 116 ettari (83 di terra e 33 di mare) e si distribuisce sul tratto di costa che va dalla nota Villa di Tiberio al confine con i comuni di Itri e Gaeta, sulle costiere rocciose di Punta Cetarola. Anche lo specchio di mare antistante la costa, attraversata dal Monumento Naturale, è sottoposto a norme di protezione, inserendo tutta l’area protetta nella serie di quei parchi costieri che meglio qualificano l’ambiente marino. Di particolare interesse archeologico sono i resti della Villa di Tiberio e l’annesso Museo Archeologico.
Il territorio protetto, oltre a paesaggi e scorci meravigliosi in ogni stagione, presenta aspetti ambientali peculiari: promontori, falesie, grotte e fondali ricchi di vita; vegetazione mediterranea con specie rare ed endemismi (vegetazione costituita da specie diffuse in un luogo circoscritto). Si alternano tratti di costa bassa e piatta, ad altri tratti di costa alta e movimentata: frequenti e caratteristiche le piccole baie e le silenziose insenature cosparse per tutto il territorio. Il Parco Regionale, insomma, regala panorami mozzafiato e scorci meravigliosi in ogni stagione, a partire dalle maestose barriere naturali che si tuffano in fondali azzurrissimi, fino ai promontori che celano grotte incantate. Parte del territorio di quest'area, oggi così bella, in passato era costituito da paludi che, negli anni Trenta, subirono un processo di bonifica che le ha rese vivibili.
Greta Casale e Lucia Saccoccio
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