top of page
Immagine del redattoreFuori Registro

ADOLESCENZA

ADOLESCENZA



C'è un periodo della nostra vita chiamato adolescenza, quel periodo in cui ci formiamo come persone, in cui si inizia a capire che tipo di adulti diventeremo. In quel periodo ci siamo dannatamente dentro. Quando eravamo piccoli sognavamo di arrivare a vivere questo momento della nostra vita, il pensiero ci entusiasmava, e ora ci rendiamo conto che, se da una parte è un periodo pieno di confusione, è anche una fase in cui ci sentiamo al massimo di noi stessi, così pieni di vita.

Si alternano in noi adolescenti momenti in cui siamo felici per quello che abbiamo e per quello che viviamo, a momenti in cui è presente una tale confusione che si rischia di non capirci più nulla, momenti in cui pensiamo che tra pochi anni diventeremo uno dei tanti adulti monotoni e questo ci fa paura. Spesso cerchiamo di non mostrare questo lato di noi, in realtà abbiamo una costante paura di sbagliare, di non essere all'altezza della situazione, di non farcela a realizzarsi, di deludere, di diventare adulti, ma poi alla fine la parola che fa calmare tutti questi pensieri e che dentro di noi si ripete costantemente è: "fregatene".

“Fregatene”, tanto ci sarà sempre qualcuno che sarà deluso da te, è il ciclo della vita e prima o poi ci diventeremo adulti ed è inutile fasciarsi la testa ancor prima di rompersela, non è giusto che la paura abbia la meglio sulla felicità; "fregatene" perché tu, caro adolescente, pieno di vita e voglia di vivere, sarai sempre all'altezza della situazione e non permettere mai a nessuno di non farti sentire tale.


Gli anni migliori della nostra vita sono questi che stiamo vivendo, quelli che ci ricorderemo da grandi e per i quali, al pensiero, ci scapperà un sorriso dolce e nostalgico; le persone che ci stanno accompagnando in questo viaggio sono coloro che resteranno per sempre nei nostri cuori, coloro ai quali dovremo dire: "grazie", perché saranno anche e soprattutto loro che ci renderanno i fantastici adulti che saremo. Loro sono le persone con cui stai viaggiando, esplorando e conoscendo, sono coloro con cui stai affrontando un sentiero tortuoso e con cui stai condividendo i giorni peggiori e migliori della tua vita.



I periodi più difficili, molti dei quali possono essere causati dal continuo sviluppo, dalla conoscenza di nuove responsabilità come lo studio e dal mantenimento dei rapporti interpersonali, possono rappresentare una sfida non da poco per tutti noi, che reagiamo ognuno a modo proprio.

L'epidemia di Covid-19 ha avuto un grandissimo impatto sulla salute mentale degli adolescenti. Da più di due anni ci vediamo negati le normali attività, prima quotidiane, che oggi non sono scontate. Parliamo della scuola, che da marzo 2020 a questa parte oscilla continuamente tra DAD e didattica in presenza; parliamo anche delle vitali interazioni tra noi giovani, che portano con loro la paura del contagio. Abbiamo provato la paura del lockdown, il sollievo dell’allentamento della pandemia, poi ancora lockdown, allentamento, e così via… Sembra un circolo che non finisce, che ci tiene nelle sue mani, pronto a stritolarci e a privarci della socialità.





Secondo i rapporti UNICEF, 1 adolescente su 7 ha un disturbo mentale diagnosticato: equivale a dire 89 milioni di ragazzi e 77 milioni di ragazze. La depressione e disturbi d’ansia rappresentano il 40 % delle malattie mentali negli adolescenti. In un momento duro come questo, in Italia ci viene negato anche il bonus psicologo, a cui il governo ha preferito altri bonus, come il bonus zanzariere e rubinetti. Si stima che, nel mondo, soltanto il 2% della disponibilità economica dei governi sia indirizzata alla salute mentale, ovviamente non è abbastanza: rimangono infatti milioni e milioni di ragazzi che non possono permettersi cure e visite terapeutiche. Nel nostro paese, poi, molto pesante è lo stigma sulla salute mentale e sugli esperti che curano queste malattie: quante volte sentiamo adulti e anziani, che, riferendosi a persone aventi questo tipo di problemi, dicono “ai miei tempi nessuno aveva queste cose” oppure “basterebbe una rotta d’ossa”? Coloro che parlano senza sapere, semplicemente sbagliano, rimangono nella loro ignoranza. La mente è un organo del nostro corpo, forse il più complicato e importante, e come tale può, anzi, deve essere curato come ogni altro; non c'è vergogna nel chiedere aiuto a un amico, a un familiare o a un esperto.

MARTA ZAPPONE

38 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentários


bottom of page